Arredamento vintage: perché piace tanto

Arredamento Vintage
Sommario

Il segreto del successo dell’arredamento vintage, soprattutto per quanto concerne mobili e complementi di arredo, sta nel fatto che strizza l’occhio alle linee classiche del passato ma riesce, al tempo stesso, a risultare sempre contemporaneo.

Inoltre, c’è la consapevolezza che stiamo arricchendo la nostra casa o il nostro ufficio con un pezzo unico, originale, non si tratta di una riproduzione.

 

Cosa si intende per stile vintage?

 

Innanzitutto vediamo il significato e l’applicazione del termine vintage nell’ambito dell’interior design.

Questa parola deriva dal termine francese vendange che originariamente veniva utilizzato per indicare i vini vendemmiati nelle annate migliori. Quindi, nel tempo vintage è diventato sinonimo di qualcosa di datato ma pregiato, sia nella moda, nell’arredamento, persino per le automobili.

Volendo catalogare lo stile vintage, possiamo dire che si tratta di un genere vissuto ma che risulta sempre attuale.

 

Arredo vintage e arredo retrò: quali le differenze?

 

Spesso si fa confusione, oppure si usano impropriamente, i termini vintage e retrò come se fossero sinonimo uno dell’altro.

Non è così.

Infatti, un oggetto, un complemento d’arredo, un’auto si definisce vintage se ha raggiunto almeno i 20 anni di età. Molti oggetti vintage sono diventati, col trascorrere del tempo, dei veri e propri oggetti di culto, dei must have del design perché, oltre al disegno di una linea evergreen, sono stati realizzati utilizzando materiali di alta qualità.

Un oggetto si definisce retrò, invece, quando è di produzione recente ma il suo design richiama lo stesso oggetto appartenente al passato.

Possiamo dire che lo stile retrò ha la funzione di ricordare, omaggiare un qualcosa appartenuto al passato che merita di essere celebrato anche oggi, appunto attraverso una sua riproduzione retrò.

Ad esempio, un divano degli Anni Sessanta, quindi fabbricato in quegli anni, può essere impiegato ancora oggi per arredare case o uffici.
Avendo più di cinquant’anni, verrà restaurato da competenti mani artigiane, verranno rifatte le imbottiture, che non possono durare cinque decenni per ovvi motivi.

In questo caso, avremo inserito un elemento vintage nel nostro arredamento.

 

Arredamento vintage: colori e materiali

 

I colori e i materiali utilizzati cambiano a seconda dell’epoca in cui è collocato l’oggetto vintage. Ci sono differenze, infatti, tra oggetti, complementi d’arredo, auto, bigiotteria ecc, se prendiamo in considerazione gli Anni Cinquanta, oppure gli Anni Sessanta o Settanta.

 

Classic Vintage o Modern Vintage

 

Va fatta una doverosa distinzione tra classic vintage e modern vintage.

Il primo è quello che appartiene prevalentemente agli Anni Cinquanta, quindi estremamente classico con degli inserimenti di elementi dai colori forti che spiccavano sui mobili in legno; il secondo comprende oggetti risalenti agli Anni Sessanta e Settanta, decisamente più vivaci.

Arredamento vintage anni ‘50

Il tipico arredamento Anni Cinquanta era costituito dal pavimento a scacchi bianchi e neri, colori di spicco (come il rosso) per sedie o lampade.

I materiali protagonisti dell’interior design del dopoguerra erano il legno chiaro per i mobili, vinile, tavoli e sedie in formica.

Arredamento vintage anni ‘60

Se volete richiamare gli Anni Sessanta con uno o più elementi vintage, tenete presente che i must have di quell’epoca erano forme morbide e sinuose ma abbinate a tessuti in colori forti, psichedelici. In una parola, quegli anni sono stati eccentricità.

 

Arredamento vintage anni ‘70

La prima caratteristica del vintage Anni Settanta sono i colori: scompaiono del tutto le nuances delicate, pastello, lasciando il posto a tinte nette e acide. Infatti, nell’arredamento Anni Settanta c’era tantissimo marrone, beige, arancione, rosso e verde acido.

E poi, geometrie a tutto campo, sì su tende, tappeti, persino per la tappezzeria delle pareti.

 

Arredamento vintage: gli errori da evitare

 

Una regola d’oro dell’interior design è equilibrio e armonia nell’ambiente, no agli eccessi.

Soprattutto se parliamo di vintage.

Infatti, l’oggetto vintage che decidiamo di collocare in una stanza della nostra casa oppure nel nostro ufficio, deve essere il protagonista dell’ambiente, pertanto gli altri elementi nella stanza (arredi, tende, luci ecc) devono essere coadiuvanti allo scopo di metterlo in risalto, conferirgli la giusta importanza.

Esagerare, inserendo troppi elementi vintage, magari di epoche e stili differenti, può risultare pacchiano, eccessivo.

Inserire le porte scorrevoli in un arredamento vintage

Con il giusto equilibrio invece, il vintage si sposa benissimo con l’attuale.

Ne sono un esempio concreto le porte scorrevoli di Eurocassonetto. Porte scorrevoli come il modello Raffaello sono ideali per completare con eleganza, lusso e pregio qualsiasi stile di arredamento, compreso proprio quello vintage. 

Le porte da interni scorrevoli, a vista oppure a scomparsa nella parete, sono belle, pratiche, fanno recuperare moltissimo spazio.

Noi di Eurocassonetto, come sempre, ci prendiamo cura dei nostri clienti, seguendoli sempre dall’inizio alla fine con la serietà e la professionalità che ci contraddistingue. Non esitate a contattarci telefonicamente al +39 0922 31885 oppure via mail a info@eurocassonetto.com.

 

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